Tu sembravi d'estate una soglia
che abeti, fuoco, il pianto dei fanciulli
passavano leggeri con la brezza
che dalla pietraia veniva al Muraglione.
Ti gioiva intorno il verde, tu mancavi
a me, ai miei amici, la prima voglia
ti spariva dagli occhi con dolcezza.
Era il tuo tempo, lo so, sulle strade
guardavi i vecchi appassirsi, dal tuo balcone
aprivi un cielo. A mezzogiorno l'aria
entrava nelle bianche stanze, rade
di ricordi, l'unico suono erano i frulli
di stranissimi uccelli che ti giungevano in viso;
poi a quella festa la casa s'illuminava.